6 mosse per mantenere le ossa in salute.

La definizione “ufficiale” di osteoporosi, secondo l’OMS, è: “una malattia scheletrica sistemica caratterizzata da bassa massa ossea e da alterazioni architetturali dell’osso, che portano a un aumentato rischio di fratture”.

Questo significa che nell’osteoporosi, tutte le ossa sono colpite e che il contenuto di minerali (essenzialmente sali di calcio) è minore del normale e causa alterazioni della struttura interna dell’osso.

Dunque, le ossa diventano fragili e si possono anche spontaneamente fratturare, ma le fratture più frequenti riguardano polso, vertebre, femore, spalla e costole.

Basta urtare contro il bordo del letto o in uno spigolo, sollevare da terra un pesante oggetto o anche semplicemente starnutire.

L’osteoporosi è un problema assai diffuso e in continuo aumento a causa del progressivo invecchiamento della popolazione.

Nel mondo, infatti, colpisce circa 200 milioni di donne, di cui circa 3 milioni in Italia.

Oggi l’osteoporosi si diagnostica con precisione e in tempi rapidi con un semplice esame, la densitometria ossea computerizzata (Moc), in grado di stabilire la quantità di minerale presente in un determinato segmento osseo, che va ripetuta ogni 18/24 mesi circa, a seconda del parere medico.

Chi deve sottoporsi all’esame?

Donne in menopausa che condividano uno o più di questi fattori di rischio:

  • Fumatrici.
  • Storia familiare di fratture di femore o vertebre.
  • Aver sofferto di anoressia o di amenorrea (assenza di mestruazioni prolungata).
  • Alcool in eccesso in associazione a scorretti stili di vita: poca o nulla attività fisica, alimentazione inappropriata.
  • Alcune malattie, tra cui quelle croniche intestinali, come la celiachia o il morbo di Crohn, che causano malassorbimento.
  • Assumere farmaci, soprattutto a dosi elevate e per periodi prolungati, come il cortisone, alcuni antitumorali ed antiepilettici.
  • La storia estrogenica personale. Gli estrogeni sono il miglior amico del nostro tessuto osseo e garantiscono che nuovo calcio si depositi nell’osso.
Sei mosse per mantenere l’osso in salute:
  • Mantenere uno stile di vita attivo (anche per le donne più pigre, camminare di buon passo circa 30 /40 minuti al giorno è importante per avere benefici. La Società italiana dell’osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro (Siommms), ha dimostrato che l’irisina, il così detto ormone dello sport, prodotto durante l’attività fisica, è in grado di creare tessuto osseo.
  • Assumere calcio e vitamina D in quantità adeguata a seconda del parere medico. La vitamina D è un ormone steroideo che agisce sull’intestino determinando un aumento dell’assorbimento di calcio e che favorisce il suo successivo deposito nelle ossa. La vitamina D la prendiamo attraverso l’alimentazione e viene prodotta dalla pelle a partire dalla luce solare.
  • Seguire una dieta sana ed equilibrata per prevenire sovrappeso e obesità. Se i chili di troppo sono senz’altro nocivi per la salute, anche l’eccessiva magrezza va evitata, perché l’osso si indebolisce.
  • Non fumare e limitare consumo di alcool. Il fumo di sigaretta ha un effetto tossico sulle cellule responsabili della formazione dell’osso. Può ostacolare l’assorbimento del calcio, come l’alcool.
  • Assicurarsi che l’ambiente domestico sia privo di ostacoli che possano aumentare il rischio di caduta (evita tappetini scendiletto, assicurarsi in casa una buona illuminazione, piegarsi sulle ginocchia per raccogliere qualcosa da terra evitando di flettere in avanti la schiena, usare scarpe comode per camminare).
  • Consultare lo specialista (ginecologo/endocrinologo) di fiducia perché valuti la terapia corretta in base al rischio di frattura per i 10 anni successivi. Il medico affronterà sia con misure preventive, che con trattamenti specifici la vostra personale situazione.
BIBLIOGRAFIA:
  • L’Organizzazione Mondiale della Sanità: OMS.
  • Linee Guida Menopausa AOGOI.
  • Siommms: Società italiana dell’osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro.
  • Sinu: Società italiana di nutrizione umana.

 

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Dott.ssa Laura Coda

Esperta in rieducazione del pavimento pelvico, vulvodinia, vestibolite e idrocolonterapia.

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