La stitichezza o stipsi è un disturbo della defecazione che consiste nella difficoltà di espellere le feci.
La frequenza delle evacuazioni intestinali varia da soggetto a soggetto, ma di solito si giunge alla diagnosi di stitichezza cronica quando la donna ha due evacuazioni la settimana o meno, per almeno due settimane consecutive, specialmente in associazione ad altri sintomi come dolore, fastidio addominale e sensazione di evacuazione incompleta.
Molti pensano sia indispensabile evacuare almeno una volta al giorno, altri pensano che le scorie che si dovrebbero eliminare con le feci possano essere riassorbite e per questo siano pericolose per la salute.
È importante invece, avere un ritmo ed un modo di defecare che ognuno di noi ritiene soddisfacente per sé stesso.
Queste idee errate hanno portato all’uso ed abuso di lassativi con progressiva perdita della motilità delle anse intestinali e peggioramento della stitichezza.
Ricordiamo che negli ultimi anni la scienza ha compreso quanto l’intestino sia un organo estremamente delicato e complesso, infatti la cura della stitichezza non è facile argomento, anche perché ne sono causa molti fattori, alcuni poco conosciuti.
In altri casi invece, la stipsi può essere dovuta ad una alterazione del pavimento pelvico: il fascio pubo-rettale durante la spinta evacuativa non riesce a rilasciarsi (dissinergia del pubo-rettale), come è normale che sia.
Pensate che alcune donne devono facilitare la fuoriuscita delle feci attraverso manovre interne con le dita (digitazione).
Consigli utili per migliorare o prevenire la stitichezza:
- Attenta valutazione medica per capire quale sia la causa del problema
- Dieta ricca di fibre (frutta e verdura), evitando assunzione di caffè e the che peggiora il quadro
- Un’adeguata assunzione di liquidi (6/8 bicchieri d’acqua al giorno), magari anche tiepido-caldi
- Una sana attività fisica: per esempio una sana passeggiata per ¾ volte alla settimana per 40 minuti circa
- Con la riabilitazione del pavimento pelvico è possibile risolvere il mancato rilasciamento di questo gruppo muscolare
- Norme comportamentali durante la defecazione: porre un rialzo sotto i piedi, così da avvicinare le ginocchia al petto, stando attente però a mantenere il peso del corpo in avanti. Se avvertite che si sposta indietro, cioè verso il bacino e le cosce, dovrete correggere la posizione.
BIBLIOGRAFIA:
- Criteri di Roma IV
- Renzo Dionigi, Chirurgia basi teoriche e chirurgia generale, Milano, Elsevier-Masson, 2006.