Cos’è la cistite interstiziale?

La cistite interstiziale è una malattia rara, infiammatoria cronica che colpisce soprattutto le donne, con un rapporto di 9 a 1 sugli uomini.

La differenza principale con la “normale” cistite è che non è causata da batteri e all’interno della vescica vi è un progressivo indebolimento del rivestimento delle pareti della vescica.

In particolare, sono colpiti i glicosaminoglicani, molecole con funzione di sostegno e protezione dei tessuti. Questo strato protettivo danneggiato consente alle sostanze irritanti contenute nell’urina di danneggiare le pareti della vescica, scatenando il processo infiammatorio.

Gli esami importanti per giungere alla diagnosi sono: l’ecografia, urinocoltura e citologia urinaria e l’uretrocistoscopia con biopsia.

Purtroppo, non esiste una cura definitiva per la cistite interstiziale.

L’approccio deve sempre essere multidisciplinare:

  • farmaci, dieta (no fritti, cibi speziati e piccanti, no alcolici e bibite gassate, ridurre agrumi, pomodoro e cioccolato);
  • esercizi per la muscolatura pelvica, correzione di eventuali anomalie posturali;
  • tens (neurostimolazione elettrica transcutanea);
  • psicoterapia.

I risultati sono molto variabili da donna a donna.

Amelia, è una bellissima donna di 55 anni, madre di 4 adolescenti, moglie ed affermata professionista nel lavoro.

“Tutto è cominciato 6 anni fa, ma i segnali li avevo da tanto tempo.

Peccato che li ho sempre rimandati, ascoltando poco il mio corpo.

Non avevo tempo…

Mi definisco una donna molto sensibile ed emotiva nella vita.  Scriverle dottoressa è stata una importante cura.

Il dolore fisico cronico mi ha fatto perdere il controllo di me stessa fino ad avere ripercussioni anche psicologiche. Percepivo stimoli impellenti a urinare e forte dolore/bruciore durante la minzione, tutto accompagnato da un peso al basso ventre che nell’arco della giornata non mi abbandonava.

Dolore dopo e durante i rapporti. Per un secondo ho pensato al suicidio, ma poi non ne ho avuto il coraggio, anche grazie all’aiuto della mia splendida famiglia. Piano piano, il dolore ti dilania le carni e non ti senti più madre, né moglie, né professionista.

Ho cominciato così l’iter di molte donne che come me, soffrono di una malattia cronica difficile da decifrare; infatti, sono stata considerata da alcuni medici una malata immaginaria.

Poi finalmente la diagnosi.

Da lì la presa di coscienza e l’accettazione di dover vivere con una malattia cronica, al meglio che potevo, sempre alla ricerca di un equilibrio interiore.

Ho cominciato a stare attenta all’aria condizionata, a coprirmi molto bene in montagna, ad evitare alcuni cibi che possono irritare la parete vescicale a modulare e modificare la mia attività fisica in settimana e a cambiare la nostra attività sessuale che per molti anni è stata un importante collante”.

Bibliografia:
  • info APS
  • AICI
  • MANUALE MSD
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Dott.ssa Laura Coda

Esperta in rieducazione del pavimento pelvico, vulvodinia, vestibolite e idrocolonterapia.

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