Le emorroidi sono cuscinetti di tessuto molto vascolarizzati, presenti a metà del canale anale.
Sono mantenuti in posizione grazie alla muscolatura dell’ano e giocano un importante ruolo nella continenza fecale e nel favorire l’evacuazione delle feci.
In condizioni di normalità la loro presenza non è neppure avvertita; solo quando si percepiscono i primi sintomi si può parlare di malattia emorroidaria: gonfiore, sensazione di dolore, bruciore che si accentua mentre ci si scarica oppure quando si è seduti, il sanguinamento, importante campanello d’allarme.
Le emorroidi possono essere interne ed esterne: interne quando aumentano di volume restando all’interno dell’ano; esterne quando si formano al margine dell’ano.
L’origine del problema, può essere:
- Un transito intestinale non ben funzionante. Gli sforzi per scaricarsi con feci molto dure, con il passare del tempo, possono favorire la formazione di accumulo di sangue nei vasi sanguigni che circondano la zona terminale dell’intestino, che rompendosi, quando sono molto dilatati, determinano sanguinamento, irritazione e bruciore.
- Familiarità o predisposizione
- Sedentarietà
- Stress/ emotività
- Alimentazione ed idratazione inadeguata
- Sovrappeso
- Fumo, alcool
- Alterazioni della parete venosa del retto
- Gravidanza e parto
- Disfunzioni del pavimento pelvico: un mancato rilascio dei muscoli del pavimento pelvico durante la spinta per evacuare (dissinnergia del pubo-rettale)
Cosa fare?
- Regolarizzare la funzionalità intestinale
- Bere 1 litro e mezzo, 2 litri d’acqua al giorno per mantenere le feci morbide ed assumere il giusto quantitativo di fibre (frutta, verdura, legumi e cereali integrali).
- Evitare cibi speziati, piccanti, fritti, impanati, ovvero alimenti che vanno ad appesantire la digestione anche a livello epatico. Molto spesso è importante rivolgersi ad un bravo nutrizionista che ci supporti.
- Praticare quotidianamente movimento proprio per favorire la funzionalità intestinale e circolatoria. In particolare camminare giornalmente anche in maniera sostenuta e all’aria aperta!
- Eseguire, quando necessaria, un’accurata riabilitazione del pavimento pelvico, che porta al rilasciamento muscolare, attraverso esercizi eseguiti in sinergia al diaframma respiratorio, biofeedback utilizzato anche con palloncino intrarettale, terapia manuale, dilatatori anali, defecazione con rialzo sotto i piedi, così da avvicinare le ginocchia al petto. Tutto questo deve sempre essere calibrato e cucito sulla persona.
BIBLIOGRAFIA:
- Beck, pp. 174-177
- Chen, p. 217
- MC Schubert, S Sridhar, RR Schade e SD Wexner, What every gastroenterologist need to know about common anorectal disorders, in World J Gastroenterol, vol 15, n 26, luglio 2009
- Emorroidi, su Dizionario di Medicina Treccani