Il genere del suo nome: “il” o “la” clitoride?

Secondo l’Accademia della Crusca sono corretti entrambi i generi che definiscono la/il clitoride.

Il Dizionario Treccani definisce la clitoride come “organo erettile femminile impari e mediano, omologo al pene virile, però rudimentale, situato nell’angolo anteriore della vulva”.

Questo definisce solo l’area anatomica più visibile (il glande), mentre la porzione più importante ed estesa è dentro la donna e non è così tanto “rudimentale”.

La sua lunghezza complessiva varia e può arrivare a 7/9 cm. Il tutto innervato dal nervo dorsale della clitoride.

Perché sappiamo così poco della clitoride?

In Italia, per una questione di educazione, la conoscenza della clitoride è influenzata da percezioni culturali legate all’organo in sé e al piacere femminile dove, da sempre, aleggiano molti tabù.

La sessualità delle donne è ancora considerata un riflesso del piacere degli uomini. Le stesse donne si sono poco esplorate e conosciute anche per via della conformazione fisica: il nostro apparato per lo più è dentro di noi.

Tutto questo comporta poca dimestichezza fin da fanciulle. L’educazione sessuale per le donne si è concentrata a lungo sulle gravidanze e le malattie sessualmente trasmissibili.

Grandi scienziati hanno studiato la clitoride, tra cui Helen O’Connell, urologa australiana, che nel 1998 e nel 2005 la descrive in maniera particolareggiata.

Il piacere femminile nasce, cresce e si risolve grazie a questo importante organo che alcune volte può essere colpito da un “fastidio” che può influenzare anche la minzione.

La clitoralgia o clitoridinia (dolore/bruciore in area clitoridea) è una forma di Vulvodinia che si può presentare come sintomo isolato oppure, più frequentemente, associato alla vestibolodinia provocata (a livello del vestibolo vaginale, ovvero l’introito della vagina).

In questo caso vi è un coinvolgimento delle terminazioni libere del nervo pudendo nell’area clitoridea, di cui è particolarmente ricca.

Spesso questa forma necessita molti mesi di terapia per poter avere un miglioramento e/o una risoluzione dei sintomi, anche con sedute di riabilitazione del pavimento pelvico per rilassare la zona. Infatti, i sintomi possono dipendere anche da una contrattura del muscolo elevatore dell’ano.

La clitoralgia è caratterizzata da episodi dolorosi frequenti e intensi, provocati e/o non provocati che sono localizzati sulla clitoride o che si manifestano insieme ad altre forme di dolore genitale.

La comorbilità con altre malattie caratterizzate da dolore cronico è frequente: ad esempio, la sindrome della vescica dolorosa e la sindrome dell’intestino irritabile.

Il dolore impatta molto sulla qualità di vita della donna e sulla funzione sessuale.

BIBLIOGRAFIA:

  • Pescetto G., De Cecco L., Ragni N., “ Ginecologia e Ostetricia” Vol. I
  • Sex Med. 2015 Aug – Clitorodynia: A Descriptive Study of Clitoral Pain
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Dott.ssa Laura Coda

Esperta in rieducazione del pavimento pelvico, vulvodinia, vestibolite e idrocolonterapia.

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