Hypnobirthing

È una pratica poco conosciuta e praticata in Italia.

Si traduce “ipnoparto”, ma non c’entra nulla con l’ipnosi. Si tratta di una forma di rilassamento profonda che, attraverso l’uso delle parole e del respiro, incoraggia le donne a usare la mente per gestire il dolore e l’imprevedibilità del parto.

La chiave è l’ossitocina, ormone prodotto durante il travaglio, che garantisce le contrazioni e velocizza il parto. Più si è rilassate, più se ne produce.

I timori e le paure stimolano la produzione di adrenalina, che inibisce quella di ossitocina e riduce l’apporto di ossigeno all’utero, indurendo i muscoli.

L’obiettivo di questa pratica è quello di sostituire le convinzioni negative che abbiamo sul travaglio e sul parto; perché cambiare il modo in cui vediamo le cose ha anche un effetto sul corpo, così che una donna possa prendere le decisioni più giuste per lei.

L’hypnobirthing non esclude il ricorso di metodi farmacologici di riduzione del dolore e può essere applicato a qualsiasi parto.

I corsi includono tre/quattro incontri di circa 1 ora ciascuno, in modalità gruppo o privata.

 

BIBLIOGRAFIA:

  • “Hypnobirthing – Metodi pratici per migliorare il parto” di Siobhan Miller
Picture of  Dott.ssa Laura Coda

Dott.ssa Laura Coda

Esperta in rieducazione del pavimento pelvico, vulvodinia, vestibolite e idrocolonterapia.

Post correlati