Molte donne durante la gravidanza fanno esperienza di insonnia o di una ridotta qualità del sonno.
Vari fattori si possono sommare:
- Aumento della frequenza cardiaca e respiratoria, si ha la risalita del muscolo diaframma verso l’alto;
- Aumento della pressione vescicale che provoca la necessità di alzarsi più volte ad urinare;
- Rallentamento dei processi digestivi e, inoltre, il 75% delle gravide presenta reflusso gastro-esofageo;
- Difficoltà, soprattutto nell’ultimo trimestre a trovare la posizione giusta per un sonno ristoratore;
- Frequente il russamento tra il 14 e il 45% delle gravide per azione diretta degli estrogeni (ormoni) sulla mucosa nasale;
- Il pensiero del parto contribuisce ad aumentare un po’ le tensioni.
Cosa fare?
Il trattamento dell’insonnia in gravidanza è reso difficile perché l’impiego dei farmaci è limitato dai potenziali rischi che comportano per la salute del feto, del neonato e del parto.
I trattamenti più idonei sono: la terapia cognitivo-comportamentale, la mindfulness, affascinante tecnica sempre più studiata, e tisane serali.
Non fate mai il fai da te! Consiglio sempre di essere seguite dall’esperto di fiducia.
Bibliografia:
- “Curare l’insonnia senza farmaci. Metodi di valutazione e intervento cognitivo-comportamentale”, Ed. Carocci Faber
- Factors associated with insomnia in pregnancy: A prospective Cohort Study. Eur J Obstet Gynecol Reprod Biol. 2018 Feb.
- Insomnia Treatment Preferences During Pregnancy. J Obstet Gynecol Neonatal Ners. 2017 May-Jun.