Regole per una buona igiene intima

Con questo breve articolo vorrei rispondere ad alcune semplici domande che mi vengono spesso poste in ambulatorio:

  • Detergente: per l’igiene intima di una bambina è indicato un detergente neutro, mentre nell’età dello sviluppo, durante il ciclo mestruale, bisogna utilizzare un detergente a ph acido (4,5) e con ph 5,5 nei restanti giorni del mese. Questo perché il sangue mestruale riduce l’acidità della vagina e facilita le infiammazioni e/o infezioni. Consiglio un detergente intimo oleoso, cremoso ma non schiumogeno perchè rimarrebbe troppo aggressivo a contatto con le delicate mucose che a lungo andare potrebbero irritarsi. È bene lavarsi con il detergente anche diluito in acqua una volta al giorno, se dovesse essere necessario eseguire più bidet anche solo con acqua, soprattutto se si tratta di tessuti molto delicati.

 

  • Assorbenti: dovrebbero essere cambiati ogni due-tre ore, senza aspettare che siano particolarmente intrisi. Le dimensioni vanno calibrate con il tempo, imparando a conoscersi, osservando anche i cambiamenti che avvengono nel corso degli anni: per la notte e per cicli un po’ più abbondanti usiamo assorbenti lunghi e con apposite alette che proteggono gli slip. I tamponi non sono sconsigliati, neanche per le ragazzine, soprattutto quando praticano sport o sono in vacanza. È bene sceglierli di piccola taglia, di cotone e usarli occasionalmente. Se si avverte dolore o molto fastidio nell’inserimento è bene farsi visitare da un esperto perché non è normale! Gli assorbenti lavabili sono una valida alternativa, anche per l’ambiente: sono morbidi e assomigliano molto a quelli tradizionali, tanto che presentano persino le ali! Hanno una durata media di 4 anni e possono essere lavati tranquillamente insieme alla nostra biancheria (se li avete scelti di tessuti naturali consiglio sempre di pre-trattarli con sapone di Marsiglia).

 

  • Coppette: sono piccoli contenitori in silicone medicale al 100% o lattice e caucciu’, a forma di corolla di un fiore che si inserisce nel canale vaginale e raccoglie il sangue mestruale. Portabili sia di notte che durante l’attività fisica, al mare o piscina o quando si va in bagno. Sono una valida alternativa anche per le donne che soffrono di allergie, irritazioni e infezioni vulvovaginali cicliche con i classici assorbenti. Risultano avere un minor impatto ecologico. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet (Menstrual cup use, leakage, acceptability, safety, and availability: a systematic review and meta-analysis) il 70% delle donne che le ha provate desidera continuare a usarle.
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Dott.ssa Laura Coda

Esperta in rieducazione del pavimento pelvico, vulvodinia, vestibolite e idrocolonterapia.

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