Il mio viaggio in 40 settimane

Mi capita spesso di ripensare alle mie gravidanze e di ricordare che nel mio cuore risiedeva una forza che nemmeno io sono mai riuscita a descrivere e che mi ha consentito di adattarmi, plasmarmi, equilibrarmi e rivedere le mie idee, priorità e convinzioni durante il trascorrere dei mesi.

Per me la gravidanza è come un viaggio che porta a un processo di trasformazione psicofisico.

Le quaranta settimane rivelano la straordinaria adattabilità del corpo della donna.

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Dobbiamo ascoltarci e prendere confidenza con il nostro corpo per vivere i cambiamenti con maggiore consapevolezza. Ovviamente ogni donna è un universo a sé.

Il primo trimestre è il momento della scoperta.

Ricordo le prime settimane trascorse con una nausea di sottofondo. Le cause non sono ancora del tutto chiare. Oltre a quelle fisiologiche si studiano anche cause psicologiche legate al delicato stato emotivo della gravida. L’ipotesi è che sia dovuta ad una danza ormonale (estrogeni, progesterone, betahCG: gonadotropina corionica ormone prodotto dalla placenta, che aumenta i succhi gastrici). La spinta ormonale provoca anche l’aumento di volume e una maggiore sensibilità dei capezzoli e del seno, allo scopo di fortificarlo e prepararlo alla produzione di latte. Mi sono resa conto delle mie gravidanze in quanto ho iniziato a percepire, fin da subito, sgradevole il gusto del caffè e troppo intenso il profumo dei detersivi che utilizzavo a casa.

Piccoli dolorini poi mi hanno tenuto compagnia nell’arco delle prime settimane di gestazione. Sono derivati dalle modificazioni dell’utero stesso, all’interno del quale la camera gestazionale si espande, aderendo alle pareti.

Anche lievi perdite di sangue, dovute all’impianto della camera gestazionale possono essere normali.

L’emozione in assoluto più grande è stata la prima ecografia dove ho preso maggior consapevolezza della gravidanza. Il battito dei miei cuccioli, allora ancora embrioni, è uno dei ricordi più emozionanti che resterà per sempre nella mia mente e nel mio cuore.

Il secondo trimestre è stato caratterizzato da un ritrovato senso di benessere, dove la leggera nausea e i miei dolorini hanno iniziato a cessare. La pancia ha cominciato a prendere forma percependo sempre più i movimenti fetali.

Il terzo trimestre è la fase in cui i movimenti fetali sono sempre più riconoscibili e scandiscono le ore del giorno, alcune volte disturbando il sonno ristoratore della mamma…come è accaduto a me.

In questo periodo mi è capitato, per entrambe le gravidanze, di avere un po’ di reflusso gastroesofageo e bruciore epigastrico, soprattutto mentre ero coricata. Questo è dovuto all’espansione dell’utero nell’addome e alla compressione degli organi vicini. Mi aiutava porre qualche cuscino dietro le spalle in modo da sollevare il torace e mangiare poco e spesso.

Mi preme particolarmente scrivere che è fondamentale, in gravidanza, alimentarsi correttamente, anche le donne che come me sono partite normopeso, devono porre particolare attenzione alla dieta, in quanto la sensazione di fame aumenta e il desiderio di concedersi qualche peccato di gola è sempre più forte. L’incremento ponderale è quindi di solito più rapido rispetto ai mesi precedenti ed è necessaria tanta determinazione per tenerlo sotto controllo.

La buona alimentazione e il poco aumento del nostro peso corporeo porteranno ad avere corretti esami del sangue mensili, una buona pressione (da misurare regolarmente) e una più fluida mobilità corporea. Non dimentichiamoci che alimentarsi con cibi sani, porterà benessere al nostro bambino.

Ricordo che, quando mi guardavo allo specchio, vedevo un modificarsi, sempre più accentuato, della postura: la colonna vertebrale sviluppa un aumento fisiologico della curvatura lombare (iperlordosi) e le anche subiscono una rotazione verso l’interno, compensando così il peso dell’utero gravido, il cui baricentro si sposta anteriormente.

Viene inoltre secreto un ormone (relaxina), responsabile di una maggiore lassità di articolazioni e legamenti, in particolare a livello del pavimento pelvico e dell’articolazione sacro-iliaca. La nostra pelvi si prepara al parto.

 

 

5 PRATICI CONSIGLI PER VIVERE BENE LA GRAVIDANZA

  • La gravidanza è un evento che fa parte della vita della donna e non costituisce una malattia: viviamola con serenità.
  • Riconoscere nella figura del ginecologo e dell’ostetrica degli alleati per la salute psicofisica. È un momento in cui la donna non ha solo necessità di prescrizioni ma di tanta empatia.
  • Condurre uno stile di vita sano: praticare una moderata attività fisica, anche all’aria aperta (nuoto e ginnastica dolce). Attenzione a non esagerare: fermarsi prima di sentirsi stanche. Dormire almeno 7/8 ore per notte. Alimentarsi correttamente evitando cibi raffinati, molti dolci e carboidrati, cibi fritti ed impanati. Non fumare.
  • Chiacchierare liberamente e in serenità con genitori, suoceri, parenti, amici, ma affidarsi solo agli esperti che vi seguono.
  • Coinvolgiamo sempre il nostro compagno.
  • Partecipiamo ai corsi preparto presenti in tutti gli ospedali, consultori o ambulatori privati che aumenteranno consapevolezza, serenità e fiducia nelle future mamme. Le ostetriche e i medici toglieranno ansia e falsi miti.
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Dott.ssa Laura Coda

Esperta in rieducazione del pavimento pelvico, vulvodinia, vestibolite e idrocolonterapia.

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