Questo articolo è dedicato alle mie care pazienti, in alcuni momenti, impazienti di riprendere l’ attività fisica e/o di iniziarla durante il trattamento, solo perché percepiscono i primi risultati.
Alcune donne praticano attività fisica con costanza da tempo, altre hanno iniziato da poco.
Mi sento spesso dire:
“Oggi mi sono iscritta in palestra, perché mi sento meglio, ho fatto bene?”
“Cara Dottoressa, ieri sera ho avuto un rapporto sessuale dopo molti mesi, senza alcun dolore, mi piacerebbe riprendere l’attività fisica!”
“Oggi ho chiamato il personal trainer che mi seguiva quando stavo bene e gli ho chiesto di riprendere l’attività tutti i giorni, perché la terapia sta funzionando, sotto tutti i punti di vista: non ho più la mia contrattura muscolare, non sento più spilli al clitoride, mi scarico bene e ho ripreso una discreta attività sessuale e il mio umore è migliorato … ho fatto bene?”
“Buongiorno Dottoressa, io non ce la faccio più a stare ferma senza correre, non abbiamo ancora terminato il nostro lavoro e sembra che la situazione sia molto migliorata: urino bene, il dolore al rapporto è scomparso ed ho regolarità intestinale come prima. In quest’ anno, come lei sa, ho anche ridotto notevolmente i farmaci che prendevo sotto consiglio del mio neurologo di fiducia, per cui, posso ricominciare a muovermi?”
“Che piacere ieri sera con la mia compagna e senza l’arrivo della mia Amica del cuore…la candida. Posso iniziare il nuoto in piscina?”
Il movimento fisico costante stimola la produzione di molecole come le endorfine e la serotonina, ormone, neurotrasmettitore, che ci aiuta a regolare il tono dell’umore, il sonno, l’empatia ed i rapporti sociali, la nostra sessualità, l’appetito e interviene migliorando la peristalsi intestinale e la sintomatologia del colon irritabile.
La serotonina è prodotta da un aminoacido presente nel nostro corpo(triptofano) ed è attiva in vari tessuti come il tratto gastrointestinale e il sistema nervoso, che sono in continua connessione.
Vi dico spesso, che c’è una diretta relazione tra attività fisica e stato di salute, invece la cronica sedentarietà può contribuire all’insonnia e all’ ipervigilanza.
Le mie risposte sono sempre modulate e variano a seconda della situazione e dalla donna che mi trovo davanti, rispondendo in scienza e coscienza.
Credo sia molto importante sensibilizzare la paziente ad una corretta attività fisica facendole capire quando è il momento giusto in cui potrà riprenderla oppure iniziare un percorso da zero.
Molte donne svolgono un’attività fisica per loro non utile, in quel momento, perché possono aumentare il rischio di alterazioni a carico del perineo (contrattura del pubococcigeo) e degli organi contenuti nella pelvi.
Un buon esercizio da fare è iniziare ad aumentare la consapevolezza del movimento del muscolo pelvico. Chi presenta una contrattura del muscolo (ipertono) sente dolore e fa fatica a rilassarlo e percepirlo in modo corretto. Ci troviamo davanti ad un muscolo piuttosto debole e stanco. Quindi avremo bisogno, con varie sedute, concordate e mirate per ogni donna, di ripristinare il normale tono per poter avere successivamente un recupero della sua funzionalità.
Il nuoto in piscina sarebbe l’ideale, se non ci fossero i disinfettanti che possono alterare il ph vulvare creando più infiammazione della cute e delle mucose. Anche qui sarebbe meglio aspettare di essere sicuri che la condizione è migliorata prima di riprendere. Se non si riesce a farne a meno si possono utilizzare creme e spray protettivi a base di vitamina E; mi raccomando appena uscite dalla vasca sciacquarsi la vulva subito con acqua corrente tiepido/calda, togliendo il costume bagnato.
LETTURE CONSIGLIATE:
- Serotonin:a review(J Vet Pharmacol Ther.2008 Jun;31(3):187-99)
- Health benefits of physical activity:the evidence (CMAJ.2006 Mar 14;174(6):801-9
- Sleep Disorders:Insomnia(FP Essent 2017 Sep;460:22-28)